Concorso Ministero della Giustizia 2020: in arrivo il bando per 3250 diplomati e laureati

È prevista a breve la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo concorso al Ministero della Giustizia per il 2020. Annunciato con il Decreto Rilancio di Maggio, il bando prevede l’assunzione di 3250 unità di personale laureato e diplomato suddiviso per diversi profili professionali.


Concorso Ministero Giustizia 2020: posti disponibili e requisiti necessari

Il Decreto Rilancio, agli artt. 252 e 255, ha autorizzato il Ministero della Giustizia a bandire i seguenti concorsi:

  • 400 Direttori amministrativi: personale amministrativo non dirigenziale di Area III/F3;
  • 150 Funzionari giudiziari: personale amministrativo non dirigenziale di Area III/F1, per far fronte alle gravi carenze di organico degli uffici giudiziari dei Distretti di Torino, Milano, Brescia, Venezia e Bologna. (Questo concorso è una procedura straordinaria che si affianca al Concorso Funzionari Giudiziari del 2019 che è ancora in atto, dovendosi ancora svolgere le prove scritte);
  • 2700 Cancellieri esperti: personale amministrativo non dirigenziale di Area II/F3.

Quali sono i requisiti specifici richiesti ai candidati?
  • Per i profili di Direttore Amministrativo e Funzionario Giudiziario è richiesto, oltre alla Laurea in Giurisprudenza (o titolo equipollente) almeno uno dei seguenti titoli:
  1. aver svolto almeno cinque anni di servizio nell’amministrazione giudiziaria, nella qualifica di funzionario giudiziario, senza demerito;
  2. aver svolto, per almeno cinque anni, le funzioni di magistrato onorario senza essere incorso in sanzioni disciplinari;
  3. essere stato iscritto all’albo professionale degli avvocati, per almeno cinque anni consecutivi, senza essere incorso in sanzioni disciplinari;
  4. aver svolto, per almeno cinque anni scolastici interi, attività di docente di materie giuridiche nella classe di concorso A-46 Scienze giuridico-economiche (ex 19/A) presso scuole secondarie di II grado;
  5. essere da almeno due anni ricercatore ai sensi dell’articolo 24, comma 3, lett. b), della legge 30 dicembre 2010, n. 240 in materie giuridiche;
  6. aver prestato servizio per almeno cinque anni nelle forze di polizia ad ordinamento civile o militare, nel ruolo degli ispettori, o nei ruoli superiori.
  • Per il profilo di Cancelliere Esperto è richiesto il diploma e almeno uno dei seguenti titoli:
  1. aver svolto almeno tre anni di servizio nell’amministrazione giudiziaria, senza demerito;
  2. aver svolto, per almeno un anno, le funzioni di magistrato onorario senza essere incorso in sanzioni disciplinari;
  3. essere stato iscritto all’albo professionale degli avvocati, per almeno due anni consecutivi, senza essere incorso in sanzioni disciplinari;
  4. aver svolto, per almeno cinque anni scolastici interi, attività di docente di materie giuridiche nella classe di concorso A-46 Scienze giuridico-economiche (ex 19/A) presso scuole secondarie di II grado. In tale computo rientrano anche i periodi di docenza svolti in attività di supplenza annuale;
  5. aver prestato servizio per almeno cinque anni nelle forze di polizia ad ordinamento civile o militare, nel ruolo degli ispettori, o nei ruoli superiori.

Le prove d’esame del concorso Ministero della Giustizia 2020: modalità di svolgimento

Per sapere come si articoleranno le prove del concorso Ministero della Giustizia 2020 bisogna aspettare la pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale ma, secondo dichiarazioni rilasciate dal Ministro, le modalità di svolgimento saranno diverse rispetto a quelle dei precedenti concorsi, in osservanza dei nuovi criteri di svolgimento delle prove concorsuali per prevenire la diffusione del COVID-19.

Se il numero dei partecipanti sarà molto più elevato rispetto al numero dei posti messi a concorso, sarà effettuata una prova preselettiva a quiz.

La differenza rispetto ai precedenti concorsi si incontrerà nelle successive prove: le prove scritte, infatti, dovrebbero essere sostituite da una sola prova orale che si svolgerà in teleconferenza presso i vari distretti giudiziari scelti dal Ministero e indicati nei bandi (nella domanda di partecipazione si dovrà, presumibilmente, indicare il distretto presso il quale si vuole concorrere).

Dopo la prova orale, la commissione procederà alla valutazione dei titoli e della carriera pregressa dei candidati.

Le procedure di selezione, come per tutti i concorsi nella Pubblica Amministrazione, saranno gestiti ancora dalla Commissione per l’attuazione del progetto RIPAM.


Materie di studio

In base al precedente concorso per funzionari giudiziari le materie oggetto della prova preselettiva potrebbero essere:

  • logica
  • diritto costituzionale
  • diritto amministrativo

Gli argomenti della prova orale, invece, dovrebbero essere gli stessi dei precedenti concorsi: elementi di diritto civile, elementi di diritto penale, elementi di ordinamento giudiziario, elementi di informatica, lingua straniera.


FONTE: https://blog.edises.it/concorso-ministero-giustizia-2020-30308

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