Piemonte: lavoro per 1400 Infermieri, OSS, Medici

In arrivo numerose opportunità di lavoro nel settore sanitario in Piemonte.

La Giunta regionale ha approvato un piano straordinario per assumere 1.400 risorse tra infermieri, medici e Operatori Socio Sanitari nel biennio 2018 -2020.

Ecco cosa sapere sulle assunzioni previste nella sanità piemontese. 

POSTI DI LAVORO NELLA SANITÀ IN PIEMONTE

Come riporta una nota stampa della Regione Piemonte, l’attuazione del piano di assunzioni nella sanità regionale consentirà di aumentare il numero dei dipendenti in servizio – che ha subito un drastico calo dal 2010 al 2015 – a causa dei limiti stabiliti dal piano di rientro, che non ha permesso di sostituire le risorse andate in pensione.

numerosi inserimenti di personale saranno realizzati tra la fine di quest’anno e il 2020 e permetteranno di rispondere positivamente alla carenza di organico del sistema sanitario regionale. 

ASSUNZIONI NELLE AZIENDE SANITARIE PER DIVERSI PROFILI

Le figure oggetto del piano di occupazione sono quelle tipiche del comparto sanitario, quali medici, infermieri e OSS. Toccherà ai direttori generali delle aziende sanitarie del Piemonte procedere con le assunzioni. Per l’inserimento delle suddette figure, è previsto nel prossimo biennio un aumento del tetto di spesa di 59 milioni di euro.

Occorre ricordare che a questa cifra si sommano i 14 milioni di Euro che hanno consentito di iniziare già durante quest’anno i passaggi per l’assunzione di ben 300 lavoratori. Per 200 di questi, le procedure di ingresso saranno portate a compimento nei prossimi mesi.

Con le assunzioni in programma, alla fine del 2018 il numero del personale impiegato nella sanità regionale raggiungerà le 54.033 unità. Nel 2019 salirà a 54.650 risorse e nel 2020 a 55.300 unità. Il sistema sanitario piemontese tornerà in tal modo ad essere virtuoso, anche grazie alle azioni svolte in questi anni per ridurre gli sprechi. Si tratta di interventi che hanno permesso di uscire dal piano di rientro, salvare ospedali e servizi ed evitare un ulteriore riduzione del personale che avrebbe messo in ginocchio la sanità in Piemonte. 

 

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